di Manuela Surano

L’orientamento scolastico è una delle dimensioni di crescita della vita di un adolescente che costruisce la propria identità. Le basi dell’educazione si pongono soprattutto in famiglia, che come prima agenzia educativa determina lo sviluppo del benessere personale e sociale.

I genitori hanno un ruolo significativo nei processi di scelta dei ragazzi, perché le loro attese ed i loro progetti condizionano il complesso processo di maturazione e pianificazione del lavoro dei figli. La difficoltà maggiore nella relazione familiare con figli adolescenti è trovare il giusto equilibrio tra la vicinanza nei momenti opportuni e la distanza quando occorre maggiore autonomia.

 

Proprio la scelta della scuola superiore si configura tra l’altro come la prima occasione di verifica delle capacità di autonomia e di assunzione di responsabilità e di rischio e mette a dura prova la tenuta delle dinamiche interpersonali e individuali dei ragazzi. Il mondo del lavoro è inoltre complesso ed estremamente distante e si propone con una serie infinita di possibilità formative e professionali, che spesso suscitano confusione e smarrimento.

Si consideri poi che spesso i giovani non hanno un’adeguata conoscenza delle proprie capacità e competenze trasversali e faticano nel metterle a frutto, seguendo fonti di informazione inefficaci.

Delegare in toto l’orientamento scolastico agli insegnanti, come talvolta accade, è una modalità parziale e spesso inefficace, mentre è necessario che le agenzie formative creino un’alleanza educativa, basata su una chiara conoscenza delle possibilità del proprio ruolo, su un’analisi dettagliata ed una successiva valorizzazione degli atteggiamenti e dei comportamenti di scelta adeguati.

25-02-2013